Con l’entrata in vigore della Legge Finanziaria 2025, sono stati introdotti importanti aggiornamenti per i bonus fiscali relativi alla casa. In particolare, l’Ecobonus e il Bonus Casa 2025 subiranno delle modifiche significative rispetto agli anni precedenti, incidendo direttamente sulle modalità di detrazione e sulle percentuali applicabili.
Detrazione e Aliquote per il Bonus Casa 2025
Dal 2025, chi desidera usufruire del Bonus Casa potrà beneficiare esclusivamente della detrazione fiscale in 10 anni, con un’aliquota di base pari al 36%. Tuttavia, esiste un’importante eccezione: l’aliquota potrà essere aumentata al 50%, a condizione che siano rispettati determinati requisiti.
Requisiti per l’Aliquota al 50%
Per ottenere una detrazione del 50% invece del 36%, è necessario che:
- Il beneficiario sia titolare di un diritto reale sull’immobile, ovvero proprietà, usufrutto, diritto d’uso, diritto di abitazione o diritto di superficie.
- L’immobile sia adibito a abitazione principale (da non confondere con il concetto di “prima casa”).
Nuove Fasce di Reddito e Limiti di Detrazione
Oltre alla variazione delle aliquote, la Legge Finanziaria 2025 introduce un sistema di fasce di reddito che influiscono sul valore massimo della detrazione annuale usufruibile:
- Reddito IRPEF inferiore a 75.000€: nessuna limitazione alla detrazione.
- Reddito IRPEF tra 75.000€ e 100.000€: detrazione massima annua usufruibile pari a 14.000€.
- Reddito IRPEF superiore a 100.000€: detrazione massima annua usufruibile pari a 8.000€.
Moltiplicatori per la Detrazione in Base ai Figli a Carico
Per le persone con reddito superiore ai 75.000€, la detrazione deve essere moltiplicata per un coefficiente specifico in base alla composizione del nucleo familiare:
- 0,50: se nel nucleo familiare non ci sono figli a carico.
- 0,70: con un figlio a carico.
- 0,85: in presenza di due figli a carico.
- 1,00: se ci sono più di due figli a carico o almeno un figlio con disabilità riconosciuta ai sensi della Legge 104/1992.
Spese Escluse dai Limiti di Detrazione
Non tutte le spese concorrono ai limiti di detrazione imposti dalla Finanziaria 2025. In particolare, non rientrano nei limiti:
- Le spese sanitarie detraibili.
- Le rate di mutuo per l’acquisto della prima casa, purché il mutuo sia stato contratto entro il 31 dicembre 2024.
- Le detrazioni già in corso per interventi edilizi relativi a spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.
Differenza tra Abitazione Principale e Prima Casa
Una delle distinzioni fondamentali da comprendere nel contesto del Bonus Casa 2025 riguarda la differenza tra abitazione principale e prima casa:
- Abitazione principale: l’immobile in cui il proprietario risiede abitualmente e ha la propria residenza anagrafica. La condizione di dimora abituale deve essere continuativa nel tempo.
- Prima casa: si riferisce a un’agevolazione fiscale che può essere ottenuta al momento dell’acquisto dell’immobile (come l’IVA ridotta al 4% o l’esenzione dall’IMU). Tuttavia, la prima casa non deve necessariamente coincidere con l’abitazione principale.
Il Bonus Casa 2025 introduce nuove regole che mirano a regolare meglio l’accesso alle detrazioni fiscali, con particolare attenzione alle fasce di reddito e ai nuclei familiari. Se da un lato il taglio dell’aliquota al 36% può sembrare penalizzante, dall’altro le agevolazioni per i nuclei con figli e la possibilità di ottenere il 50% per chi utilizza l’immobile come abitazione principale rappresentano delle opportunità significative.
Per chi intende effettuare ristrutturazioni o miglioramenti energetici, è fondamentale valutare la propria situazione reddituale e familiare per ottimizzare il beneficio fiscale. Rivolgersi a un esperto fiscale può aiutare a comprendere meglio come sfruttare al massimo le detrazioni previste dalla normativa.